ART. 1 Queste prove hanno lo scopo di evidenziare i riproduttori di élite che si saranno distinti per le loro qualità di olfatto, di stile, di andatura, di resistenza, della capacità di recepire e trattenere un addestramento molto avanzato e pertanto ritenuti adatti a riprodurre altri grandi soggetti e numerosi cani da caccia di prim’ordine
ART. 2 Queste prove si devono svolgere in un periodo di caccia aperta, su terreni che abbiano una base di selvaggina naturale.Se la selvaggina viene immessa il giorno della competizione, il CACIT non può essere assegnato.
ORGANIZZAZIONE
ART. 3 Possono partecipare alle competizioni solo cani di razza pura, iscritti ad un Libro Origini riconosciuto dalla FCI.
ART. 4 Nelle prove sono previste due categorie: la prima, dove prenderanno parte i Cockers; la seconda, dove parteciperanno tutte le altre razze Spaniels.Se le prove di entrambe le categorie non si possono svolgere contemporaneamente, il comitato organizzatore procederà al sorteggio per stabilire l’ordine di svolgimento.Tutti gli Spaniels potranno concorrere insieme in una stessa prova, se non vi sono abbastanza iscrizioni in una delle due categorie; in questo caso sarà attribuito un solo CACIT sempreché il cane vincitore sia di qualità eccezionali.
ART. 5A causa della scarsa presenza di selvaggina naturale in Europa, ciascun paese è libero di stabilire dei limiti agli abbattimenti dei selvatici durante i turni di prova.
ART. 6 Le istruzioni di questo regolamento saranno applicate rigorosamente, in particolare con riferimento ai punti seguenti:
ART. 7 Non sono ammessi cani aggressivi, i cani affetti da malattie contagiose, i cani appartenenti a persone squalificate o facenti parti di società o club non riconosciuti dalla FCI o persone che non abbiano regolarizzato le iscrizioni a prove precedenti.
ART. 8 Pena l’espulsione, i cani dovranno essere presenti all’appello che verrà fatto sul luogo del raduno e restare successivamente, costantemente, a disposizione dei giudici. Il libretto di lavoro è obbligatorio ed il conduttore dovrà consegnarlo quando il cane viene chiamato.
ART. 9 Il comitato organizzatore si riserva il diritto di annullare la competizione rimborsando le iscrizioni.
ART. 10 La FCI confermerà le qualifiche se ciascuna batteria é composta da almeno sei cani presenti. Il numero massimo di cani iscritti in una batteria è fissato a quindici.
ART. 11 La ripartizione dei cani in batterie sarà realizzata dagli organizzatori mentre l’ordine dei turni sarà tirato a sorte pubblicamente.
MISURE DISCIPLINARI
ART. 12 Per quanto riguarda le misure d’ordine, sono applicabili i regolamenti in vigore in ciascun paese sempreché questi non siano in contrasto con le prescrizioni della FCI.
PRESENTAZIONE
ART. 13 Nessun cane potrà indossare strumenti coercitivi nel corso della presentazione. Il cane dovrà correre con collo nudo.
ART. 14 Il conduttore dovrà, in qualsiasi circostanza, adeguarsi alle indicazioni dei giudici; pena l’espulsione, dovrà trattenersi da qualsiasi commento negativo durante la presentazione.
ART. 15 Ciascun cane verrà esaminato per almeno 15 minuti, a meno che non commetta evidenti mancanze o commetta errori da eliminazione. All’inizio del percorso ci sarà un periodo di un minuto nel corso del quale i punti acquisiti verranno contati mentre gli errori commessi non porteranno all’eliminazione. Quando il cane prende un’emanazione a cavallo del minuto si aspetterà la conclusione dell’azione prima di suonare il termine del minuto. Un’occasione persa durante il primo minuto del turno non permetterà al cane di essere richiamato. Dopo il primo turno di prova, i giudici potranno richiamare i cani, per quante volte e per tutto il tempo che riterranno utile.
ART. 16 Le prove devono essere giudicate da due o tre giudici qualificati provenienti da paesi che applicano il Regolamento A. Questo, per ciascuna batteria. Non è permesso sostituire un giudice con una persona non ufficialmente qualificata.
ART. 17 Due “fucili” devono stare a fianco dei giudici; i tiratori devono seguire le disposizioni di questi ultimi. Di regola, per ciascun cane, viene loro concesso di abbattere il primo selvatico che si alza in volo, poi solo il selvatico lavorato dal cane.
ART. 18 I cani devono correre il più possibile, su terreno semi-coperto, cespugliato e vario. E’ lasciata facoltà ai giudici di far correre i cani su terreni aperti per meglio controllare l’addestramento.
ART. 19 I giudici considereranno essenzialmente le attitudini e le caratteristiche di lavoro, tipiche di ciascuna razza, ovvero: l’intelligenza nell’utilizzazione del terreno, la cerca di giusta ampiezza in relazione alla portata del fucile e alla natura del terreno, l’andatura vivace e rapida in base alla razza, l’azione apassionata e continua, il collegamento del cane con il suo conduttore, l’olfatto a buon vento o su pista, la sicurezza nella scoperta di una traccia e la velocità di esecuzione, l’immobilità quando il selvatico prende il volo o fugge, punto preso d’autorità: sarà contato come punto soltanto il selvatico levato dal cane senza l’aiuto del conduttore, l’indifferenza al colpo di fucile, la prontezza e la precisione nella localizzazione del punto di caduta del selvatico, la perseveranza nella ricerca del selvatico ferito, la rapidità nel raccogliere il selvatico morto o ferito, il riporto rapido e con presa dolce, sia sul terreno che in acqua, la resistenza agli sforzi, e soprattutto Il coraggio a lavorare nel terreno coperto da folta vegetazione, in particolare nei rovi.
ART. 20 Difetti gravi che portano all’eliminazione l’assenza di cerca o mancanza di apertura nella cerca (la cerca ideale corrisponde alla portata del fucile), la mancanza di iniziativa, la mancanza di azione appassionata, la paura del colpo di fucile o del selvatico, insufficienza di olfatto, andatura non tipica della razza, mancanza di obbedienza (disubbidire, non fare ciò che viene ordinato), un cane che galoppa senza cacciare veramente, fare alzare in volo il selvatico più di una volta oltre la portata del fucile, l’abbaiare insistentemente o comunque senza giustificazione, il rifiuto di riportare un selvatico vivo, da terra o dall’ acqua, riporto con dente duro, indicazioni non corrette in più di tre occasioni, lasciare un selvatico su terreno utile, il cane fermato fisicamente dal suo conduttore
ART. 21 I cani devono essere condotti come solitamente lo sono quando vanno a caccia, guidati preferibilmente da gesti; il conduttore dovrà usare con grande discrezione la voce o il fischietto, chiamate troppo frequenti, sia con voce che con fischietto, saranno considerate come difetto nell’obbedienza. Il conduttore deve restare permanentemente al fianco dei giudici per seguirne le direttive. I giudici potranno dare ordini per il riporto del selvatico.
ART. 22 Perché il cane possa essere classificato, esso deve aver lavorato correttamente sul terreno, aver preso almeno un punto sul selvatico e riportato tutto il selvatico abbattuto (+ riporto in acqua, art.24). Un riporto è perfetto quando il cane raccoglie immediatamente il selvatico, lo riporta direttamente con presa dolce e lo consegna in mano all’ordine del conduttore; se al contrario, il conduttore deve intervenire nella ricerca per guidare il cane per far prendere il vento o una pista sul terreno questo sarà interpretato come mancanza d’iniziativa o di olfatto. Il cane restato immobile non sarà inviato al riporto se non su ordine dei giudici. Il fatto di non riportare un selvatico ferito non implica automaticamente l’eliminazione se il cane dimostra determinazione nel seguire la pista. E’ lasciata facoltà al giudice di chiamare un altro cane per una doppia verifica; se la selvaggina viene trovata, il primo cane sarà eliminato. Dall’altro canto, il riporto di selvatico ferito, secondo la difficoltà, è considerato un merito. Il riporto di una lepre è obbligatorio per tutti gli Spaniels. Per i Cockers, un errore di riporto della lepre non conduce all’eliminazione mentre il riporto eseguito è considerato come un merito. Se il colpo di fucile ha danneggiato il selvatico al punto di giustificare un rifiuto o un cattivo riporto, la giuria può decidere per un secondo di riporto con un selvatico fresco e non danneggiato. Abboccare un selvatico che resta immobile non è nota di demerito.
ART. 23 Se per mancanza di tempo, terreno o selvatico, non è possibile effettuare un riporto a caldo, si ricorrerà ad un riporto a freddo in azione di caccia: nella misura possibile, si impiegherà il selvatico non abboccato da altri cani. il selvatico è piazzato sul terreno, al di fuori della visuale del cane, ad una distanza di circa 20 o 30 metri. il terreno viene lavorato come in un’azione normale di caccia e, dopo lo sparo, il cane è inviato al riporto.
RIPORTO IN ACQUA
ART. 24 Per poter ottenere una qualifica in una prova con il CACIT, il cane deve aver effettuato un riporto in acqua. Poiché molte competizioni si svolgono nel periodo di gelo, ciascun paese organizzerà dei tests di riporto in acqua durante la stagione di caccia che si estende da agosto a marzo, di preferenza nel corso di una prova ad inizio stagione; i tests superati in un altro periodo dell’anno sono senza valore. Un riporto in acqua potrà essere richiesto nel corso della Coppa Europa e durante le coppe nazionali quando le condizioni meteorologiche lo permettono. Il test di riporto in acqua sarà giudicato da due giudici abilitati a giudicare le prove di lavoro con CACIT per spaniels; essi si accerteranno che tutti i cani possano lavorare nelle medesime condizioni: il riporto si farà su anatra abbattuta il volatile sarà lanciato da una stessa persona per tutti i cani un colpo di fucile sarà sparato al lancio del selvatico l’anatra dovrà cadere tra i 7 e 10 metri dal bordo dell’acqua (in caso di riporto in un fiume, sarà lanciata sufficientemente a monte da passare davanti al cane il cane non potrà andare in acqua prima dell’autorizzazione dei giudici l’entrata in acqua si farà in un’argine con pendenza dolce che non obbligherà il cane a saltare o tuffarsi il riporto si farà in acque profonde obbligando il cane a nuotare per più metri nel corso di un minuto al massimo, il conduttore potrà, unicamente parlando, incoraggiare il cane ad entrare in acqua.
CLASSIFICA
ART. 25 Per essere classificati, non si può aver commesso alcun difetto grave. Per ottenere il CACIT, il cane deve aver effettuato una presentazione impeccabile e di prim’ordine, senza alcun errore.
ART. 26 Il CQN (Certificato di Qualità Naturali) può essere attribuito ai cani che dimostrano eccellenti qualità naturali (compreso il riporto) che abbiano acquisito un buon punto ma senza essersi qualificati a causa di errore di addestramento.
ART. 27 Se più CAC sono stati rilasciati nelle batterie di una stessa prova, si dovrà ricorrere ad uno spareggio che sarà sempre corso a singolo.
ART. 28 I giudici baseranno la propria valutazione sulla qualità dei punti piuttosto che sul numero dei punti presi, tenendo conto dello stile della razza e delle altre qualità naturali.
ART. 29 Alla fine della prova, i giudici annunceranno immediatamente i risultati sul terreno e li commenteranno sul luogo del raduno prima che i premi vengano assegnati; essi si assicureranno che la loro valutazione, firmata, venga consegnata agli organizzatori prima della loro partenza.
Questo regolamento é stato approvato dalla Commissione Generale FCI nella riunione tenutasi a Parigi il 3 luglio 2011 ed entra in vigore il 1° settembre 2011.